La Sacra Spina  di San Giovanni Bianco

opuscolo a cura della Parrocchia di San Giovanni Bianco

 

Introduzione

 

Vistallo Zignoni e la Sacra Spina

 

L'autenticità della reliquia

 

L'arrivo della Sacra Spina a S. Giovanni B.

 

Il culto della Sacra Spina nel corso dei secoli

 

Il prodigio del 1932

 

Le feste del V centenario e l'attesa del 2005

 

Suoni, luci e colori di una festa sempre viva

 

 

 

 

 

Suoni, luci e colori di una festa sempre viva

 

Col passare degli anni il culto della Sacra Spina, lungi dall’essersi affievolito, ha ravvivato il carattere di solennità religiosa e popolare che richiama migliaia di fedeli, diventando un preciso punto di riferimento per l’intera comunità vallare.

La Parrocchia, nell’organizzare la festa, si avvale della collaborazione del Comune, di varie associazioni e soprattutto del Gruppo Sacra Spina, il benemerito comitato di volontari che si occupa di rendere sempre più suggestiva e partecipata la ricorrenza, curandone in particolare l’aspetto esteriore e diffondendone la conoscenza tramite i mezzi d’informazione.

Sul piano religioso, la solennità della Sacra Spina, che si celebra ogni anno la quinta domenica di Quaresima, è preceduta da una novena di preparazione, caratterizzata da una serie di incontri di preghiera rivolti alle varie categorie sociali, da elevazioni musicali e da celebrazioni liturgiche presiedute da eminenti prelati.

La sera della vigilia al carattere religioso della festa si affianca quello tipico della sagra paesana: l’imponente e multiforme illuminazione trasforma il paese in un tripudio di luci e colori, la parrocchiale, i ponti, le case si addobbano di variopinte luminarie, sopra la corrente del Brembo viene disegnata l’immagine della reliquia e migliaia di lumini vengono collocati sulle sponde del fiume e fatti scorrere sull’acqua, mentre sulle alture circostanti si accendono decine di imponenti falò, eco gioioso di antichi riti popolari.

Dopo la solenne esposizione della Sacra Spina al suono delle campane in allegrezza, la chiesa si affolla del devoto e incessante concorso di fedeli che arrivano anche da lontano per venerare nella reliquia il mistero della passione.

Più tardi la gente si accalca nella piazza Zignoni, antistante la chiesa, per assistere al concerto del Corpo Musicale, poi invade le vie del centro, attratta dalle tradizionali bancarelle, prima di assistere allo straordinario spettacolo pirotecnico, ogni anno sempre nuovo e sorprendente, con i suoi numeri che  non hanno eguali in tutta la valle.

La festa raggiunge il culmine la domenica, con il solenne pontificale presieduto dal vescovo di Bergamo e, nel pomeriggio, con la processione della reliquia per le vie del paese, momento di devozione e intensa suggestione collettiva, mai venuto meno nei secoli, nemmeno negli anni più difficili della storia di San Giovanni Bianco.