La Sacra Spina  di San Giovanni Bianco

opuscolo a cura della Parrocchia di San Giovanni Bianco

 

Introduzione

 

Vistallo Zignoni e la Sacra Spina

 

L'autenticità della reliquia

 

L'arrivo della Sacra Spina a S. Giovanni B.

 

Il culto della Sacra Spina nel corso dei secoli

 

Il prodigio del 1932

 

Le feste del V centenario e l'attesa del 2005

 

Suoni, luci e colori di una festa sempre viva

 

 

 

 

 

L’arrivo della Sacra Spina a San Giovanni Bianco

 

Non sono note le circostanze nelle quali una delle spine della corona arrivò a San Giovanni Bianco.

Forse furono le stesse autorità venete a concederla allo Zignoni, o più probabilmente fu lui stesso ad impadronirsene di propria iniziativa, prima di consegnare il cofanetto al doge, e a portarla in dono alla sua Parrocchia.

Si ritiene che la sacra reliquia fosse già a San Giovanni Bianco alla fine di quello stesso anno, tuttavia la prima testimonianza ufficiale della sua presenza nella chiesa parrocchiale è posteriore di una quarantina d’anni ed è registrata negli atti della visita pastorale del vescovo di Bergamo Pietro Lippomani del 1536.

Nell’elenco degli arredi sacri della parrocchiale viene infatti indicato “un bellissimo reliquiario ricoperto di damasco, contenente una spina della corona di Nostro Signore”.

Anche successive visite pastorali, compresa quella apostolica di San Carlo Borromeo del 1575, confermano la presenza della reliquia, la quale nel frattempo era divenuta oggetto della venerazione popolare.