La Sacra Spina  di San Giovanni Bianco

opuscolo a cura della Parrocchia di San Giovanni Bianco

 

Introduzione

 

Vistallo Zignoni e la Sacra Spina

 

L'autenticità della reliquia

 

L'arrivo della Sacra Spina a S. Giovanni B.

 

Il culto della Sacra Spina nel corso dei secoli

 

Il prodigio del 1932

 

Le feste del V centenario e l'attesa del 2005

 

Suoni, luci e colori di una festa sempre viva

 

 

 

 

 

L’autenticità della reliquia

 

Prima della spedizione in Italia, le reliquie della passione di Cristo erano custodite nella chiesa della Sainte Chapelle di Parigi, fatta erigere appositamente da un predecessore di Carlo VIII, il quale aveva portato con sé il cofanetto allo scopo di ottenere protezione dai pericoli che avrebbe potuto incontrare durante l’impresa.

Come mai si trovavano in Francia?

La corona di spine della passione di Cristo era inizialmente custodita a Gerusalemme, dove era oggetto della venerazione dei pellegrini che visitavano la Terra Santa. Esistono varie attestazioni al riguardo, tra cui quella di San Paolino da Nola dell’inizio del V secolo.

Più tardi, verso l’XI secolo, la reliquia fu portata a Costantinopoli e la sua presenza in quella città, capitale dell’impero bizantino, è testimoniata da una lettera del 1082 dello stesso imperatore Alessio Comneno a Roberto di Fiandra.

Nel 1238 il re di Francia Luigi IX acquistò la corona di spine dall’imperatore Baldovino di Costantinopoli, che si era recato in Francia durante un viaggio in Europa per raccogliere finanziamenti per il suo stato.

Ma gli ambasciatori francesi, recatisi a Costantinopoli per prelevare la corona, appresero che nel frattempo essa era stata impegnata dai ministri dell’imperatore a favore della Repubblica di Venezia. Dovettero recarsi allora a Venezia, dove riuscirono a riscattare la reliquia e a portarla a Parigi.

La storia della corona di spine è quindi sufficientemente documentata fin dalle epoche più remote, mentre per il periodo relativo alla spedizione di Carlo VIII in Italia e il suo passaggio nelle mani di Vistallo Zignoni, esistono diverse relazioni, di parte francese e veneta, che riferiscono i fatti in termini sostanzialmente concordanti.