I primi cognomi

E' impossibile elencare con assoluta precisione le famiglie che nel Duecento e nel secolo successivo risiedevano ormai stabilmente nel territorio di S. Giovanni Bianco: si correrebbe, tra l'altro, anche il rischio di gravi e incresciose omissioni..Infatti, i componenti di un nucleo familiare (o "fuoco") venivano abitualmente indicati, a quel tempo, semplicemente con il loro nome di battesimo, seguito da quello del padre, vivo o morto che fosse, e talvolta da un soprannome.           

 Il cognome compariva, invece, assai raramente, e questo perché di esso si servivano generalmente, per designare la loro casata, soltanto le famiglie che avevano raggiunto una certa posizione sociale.    
Di tutti i cognomi che nel Duecento avevano corso legale a S. Giovanni Bianco sopravvivono oggi, nell'anagrafe del nostro Comune, soltanto quelli dei Paninforni e dei Grataroli.    Le altre famiglie, intendiamoci, non sono sparite nel nulla, ma hanno semplicemente cambiato residenza... Agli inizi del Trecento, però, nei documenti ufficiali e negli atti notarili, i cognomi vengono riportati con sempre maggiore frequenza.  Ne compaiono di nuovi, mentre alcuni tra quelli già presenti nel Duecento, come  Bosello e "Gratarolo", aumentano a vista d'occhio.

In uno "strumento" rogato il 2 aprile 13111 alla Roncaglia Dentro ("... ubi dicitur in Roncalia de intus") si parla di Giovanni "de Virdo" e in Ottobono "de Belintendis", dimoranti entrambi in questa contrada, i quali sono sicuramente gli antenati dei Verdi e dei Benintendi, due famiglie che, anche se non uguagliano il primato dei Paninforni e dei Grataroli, occupano in classifica una posizione di tutto rispetto, avendo al loro attivo, nell'ambito della nostra comunità, una residenza che dura ininterrottamente da ben sette secoli...



Palazzo Boselli

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