L'organizzazione comunale
S. Giovanni Bianco, S. Gallo e S. Pietro d'Orzio (Fuipiano dipendeva da S. Pellegrino, di cui fu parte integrante fino al 1816) erano allora tre Comuni nettamente distinti e autonomi, retti da consoli (normalmente uno, talvolta due) i cui nomi risultano spesso menzionati nei documenti del tempo.
Per quanto concerne i loro confini, purtroppo non sono giunti fino a noi gli "strumenti" con i quali essi vennero fissati in base a una disposizione impartita a tutti i Comuni dal podestà di Bergamo nel 1234.
Possediamo, però, grazie ad una "trascrizione" eseguita dal notaio Marco Antonio Bigoni, la copia dell'atto originale nel quale il 5 giugno 1234 il notaio Giovanni Bagnati descrisse i confini di S. Pellegrino, così come questi furono concordati in quel giorno con tutti i consoli dei Comuni limitrofi .
Il documento è particolarmente importante, sia perché nello stesso risultano chiaramente indicati per la prima volta i confini fra S. Giovanni Bianco e S. Pellegrino, che erano costituiti già a quel tempo dalla Val Grande, sia, soprattutto, perché esso rappresenta la più antica attestazione "ufficiale" dell'esistenza in vita del nostro Comune fin dall'inizio del Duecento. A tutto questo, poi, si aggiunga il fatto che fra i Comuni confinanti con S. Pellegrino troviamo menzionato anche quello di Antea, il cui console, insieme agli altri colleghi, firmò il documento.
A proposito di Antea, a parte il fatto che Antea fu per molti secoli sottoposta alla giurisdizione del Comune di S. Gallo, dal quale venne smembrata solo pochi anni fa, nel 1928, questa stessa contrada, durante la dominazione napoleonica, nel 1809, fu assegnata al Comune di S. Giovanni Bianco, al quale rimase unita fino al 1816.
Se il Comune di S. Gallo non aveva ancora raggiunto il suo assetto territoriale definitivo, che realizzerà, però, poco dopo, annettendosi il Comune di Antea, in compenso si spingeva così avanti da includere il monte Ortighera e alcune terre adiacenti.
Anche S. Pietro d'Orzio era un Comune degno del massimo rispetto e molto più esteso di quanto si possa immaginare. Esso, infatti, andava al di là del Brembo e comprendeva tutte le contrade situate, grosso modo, dirimpetto alla Portiera, spingendosi su, su fino a Cespedosio: l'attuale Comune di Camerata Cornello era soggetto, in una parola, all'autorità di quello di S. Pietro d'Orzio...
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Come non sono giunti fino a noi gli "strumenti" nei quali erano descritti i primitivi confini dei nostri tre Comuni, così è sparita ogni traccia degli "Ordinamenti" che i Comuni stessi si erano sicuramente dati allo scopo di regolare sia l'attività amministrativa vera e propria che la vita della comunità, considerata nei suoi molteplici aspetti.
S. Giovanni Bianco