La piccola grande

 STORIA DEGLI ALPINI 

di S. Giovanni Bianco 

e Camerata Cornello

di Giuseppe Giupponi

 

 

1922 - 2002: 80° di fondazione del Gruppo ANA di San Giovanni Bianco

 

Ricco di riferimenti e testimonianze il libro racconta la storia degli Alpini e del gruppo ANA di S. Giovanni Bianco.

 

In questo spazio, grazie alla gentile disponibilità dell'autore, verranno proposte, alternate di tanto in tanto, alcune delle testimonianze vissute che si trovano nel libro.

 

La Seconda Guerra Mondiale per l'Italia cominciò con l'attacco militare alla Francia: 

erano le 16 del 21 Giugno del 1940 ........

La Testimonianza 

 

dell'Alpino Giovan Battista Gianoli (1916) 

Divisione Tridentina, V Reggimento, 

Battaglione Tirano, 6.a Compagnia Mitraglieri.

 

  "Ritornato dalla Spagna fui spedito a Malles. Qui mi giunse la notizia della dichiarazione di guerra alla Francia. La Tridentina, già pronta, si portò subito sul fronte del Monte Bianco. Io e i miei compagni pensavamo che sarebbe stata una guerra lampo e poi saremo tornati a casa. In Francia fu così. Ci rimanemmo pochi giorni, ma furono duri. La mia compagnia doveva espugnare un forte appiccicato sulla montagna della zona di Col de Saigne. Noi dovevamo attaccarli dal basso e i francesi, i famosi Chasseur des Alpes, ci sparavano dall'alto usando cannoni e mitraglie. Per nostra fortuna arrivò tempestiva la notizia dell'armistizio. E allora fu festa. Furono momenti che ricorderò sempre. I francesi uscirono dal forte, noi salimmo verso di loro e... ci abbracciammo. Com'eravamo contenti!

Ma poi arrivò la guerra di Grecia dove, oltre alle insidie del nemico, forte e coraggioso, si aggiunse il freddo di un inverno polare.

Ritornato in Italia, fortunatamente mi feci male ad un ginocchio per cui non partii per la Russia con l'armata alpina. Partì invece l'amico Mario Mosca assieme al Begnis della Pianca. Ma non era ancora finita. L'8 settembre fui catturato dai Tedeschi che mi spedirono in un lager della Germania orientale. Mi liberarono i Russi che mi lasciarono tornare a casa solo nel novembre del 1945".

 

Lettore, fa' un po' il conto degli anni perduti e dei chilometri girovagati!