Luigi STEFFANI (San Giovanni Bianco, Bergamo 1827 Milano 1898)

NOTE BIOGRAFICHE:

Nato a San Giovanni Bianco (Bergamo) il 19 febbraio 1827, morto a Milano il 19 aprile 1898. Noto specialmente come autore di apprezzate marine. Nel 1844 si recò a Milano, dove studiò senza frequentare alcuna accademia. Nel 1854 iniziò un lunghissimo viaggio attraverso l’Europa, riportandone quelle impressioni che dovevano poi essergli tanto giovevoli durante la sua feconda carriera. Esordì a Milano nel 1857, alla Mostra di Brera. Dopo altri viaggi all’estero, fissò la sua residenza a Milano, e fu della brigata d’artisti di cui facevano parte gli Induno, il Pagliano, Mosè Bianchi, Pompeo Mariani. Come si è detto, egli produsse molto, e le sue opere figurarono a parecchie Mostre italiane ed anche a Parigi ed a Londra. Si citano: La marina; Il vecchio porto di Ostenda e Il pascolo sulla via, esposte a Parma nel 1870; Il ritorno dalla pesca; Un cantiere; Marea bassa; La marina; Una via a Londra e Pescatrici normanne, presentate a Milano; Venezia a Ponte del Viu; Marea crescente e Marea bassa, inviate a Torino nel 1880; Riviera ligure; Marina; Effetto di pioggia; Riva degli Schiavoni; Smarrita; Nebbia; Laguna e Marina, presentate, nel 1881, alla Mostra di Milano; Giovenche; Querela e Brughiera, presentatevi due anni dopo: Una giornata di Nebbia a Milano; presso Pompei e impressione dal vero, esposte pure nel 1883 a Roma; da Chiogga a Sottomarina; Una mattina sulla brughiera; Smarrita e Andando a casa inviate a Torino nel 1884; Fiori di primavera; Banchi d’ostriche; Un colpo di Vento; dal pascolo; Foglie d’autunno e Sulla laguna, esposte a Milano nel 1886, Dal pascolo , Prime nebbie, Dalla pesca e Dai Monti, inviate a Venezia per l’esposizione del 1887; Prime nebbie già citata esposta a Bologna nel 1888, Nella risaia che è conservata con L’aratro; Mandria in viaggio e Sulla Laguna, e altre minori alla Galleria d’arte Moderna di Milano, Una sera alla Spiaggia, esposta nel 1900 a Milano in occasione della mostra della Pittura Lombarda dell’Ottocento; Isola dei Ciclopi (Sicilia); La prima onda e Saline di Cervia, che trovansi nel Museo Civico di Torino; Arianna e Sulla spiaggia, conservate nella Galleria d’Arte Moderna "Paolo e Adele Giannoni" di Novara.

A.M. Comanducci

 

"Veduta dell’Isola dei Ciclopi" 1865
Olio su tela cm. 57x88
Firmato in basso a sinistra: L. Steffani
Sul telaio reca la scritta: 1865 L. Steffani Isola dei Ciclopi, probabilmente di pugno dell’artista.

SCHEDA TECNICA DELL’OPERA:

Si deve la prima attesa puntualizzazione dell’opera di Luigi Steffani a Daniele Riva!, che lo definisce artista affascinato dall’acqua "nelle sue diverse espressioni", come testimoniano le due opere presenti a questa rassegna. Probabilmente Steffani visitò la Sicilia tra il 1857 e il 1858, anno in cui si stabilì a Parigi, visto che proprio nel 1858 espose a Brera, e poi alla Promotrice torinese, in un dipinto dal titolo Avanzi arabi nei dintorni di Palermo. Forse la Veduta dell’Isola dei Ciclopi è da assegnare allo stesso soggiorno, benchè la data di 1865, scritta sul telaio, suggerisce che questo dipinto possa essere l’elaborazione successiva di studi precedenti. In ogni caso tale data precluderebbe l’influenza di Francesco Lojacono o Guglielmo Ciardi che solo più tardi hanno interpretato marine meridionali, il primo a Palermo, il secondo a Capri, con effetti di luce tersa molto simili a quelli di Steffani in questo dipinto. La stessa luminosa nitidezza si trova nelle composizioni successive del pittore, fino a quando, il contatto con l’ambiente della Scapigliatura milanese, senz’altro favorito dall’amicizia con Emilio Praga, non lo spingerà a ricercare soluzioni più atmosferiche. Se Steffani rimase legato a un’interpretazione del vero condivisa da diversi altri pittori lombardi, da Achille Dovera a Gaetano Fasanotti, in alcuni paesaggi ottenne esiti avvicinabili alla poetica di De Andrade e De Avendano nel periodo di Carcare 2 Comunque furono le qualità di marinista che procurarono a Steffani i maggiori riconoscimenti ufficiali e il maggior successo commerciale.

1 D.Riva, Luigi Steffani, in "I pittori bergamaschi dell’Ottocento", Bergamo 1992, vol. II, pp. 376-399.

2 In particolare vedi Le giovenche (Riva 1992, p. 393), probabilmente l’opera omonima

   esposta a Brera nel 1883.

Paul Nicholls