MAURIZIO MICHELI, 6° Dan, qualifica Maestro.

Riassunto dei principali successi agonistici:

1972 - Inizio attività con M.° Falsoni Ennio e M.° Rota Casimiro

1976 - Camp. Bergamasco, 1° class.

1977 - Camp. Lombardo, 1° class.

1979 - Camp. Italiano, 5° class.

1980 - Camp. Lombardo, 1° class.

1981 - Camp. Italiano, 1° class.

1982 - Camp. Italiano, 3° class.

1983 - passa con il M.° Gamba Dario

1983 - Camp. Lombardo, 1° class.

1983 - Camp. Italiano, 2° class.

1983 - Camp. Europeo, 1° class.

1984 - Camp. Lombardo, 1° class.

1984 - Camp. Italiano, 1° class.

1984 - Camp. Europeo, 1° class.

1985 - Camp. Lombardo, 1° class.

1985 - Camp. Italiano, 1° class.

1985 - Camp. Europeo, 1° class.

1985 - Internazionali d'Olanda, 2° class.

Passaggio alla Nazionale Italiana Fitak

1986 - Camp. Europeo, 3° class.

1986 - Camp. Mondiale, 3° class.

1986 - Internazionali d'Olanda, 1° class.

1987 - Camp. Europeo, 2° class.

1987 - Coppa del Mondo, 3° class.

1987 - Internazionali di Francia, 2° class.

1987 - Coppa del Mediterraneo, 1° class.

1988 - Camp. Europeo, 2° class.

1988 - Camp. Mondiale, 3° class.

 

M. Micheli sul podio con i francesi Pinda e Pyree

e il compagno di squadra C. Guazzaroni.

 

L'IDEATORE DEL BUSINESS
Da cintura nera di karate a imprenditore

( Corriere della Sera - edicola - 08/03/01 )

 
TREZZO SULL'ADDA - Quarantuno anni, due metri di altezza, fisico di quelli "meglio non farlo arrabbiare". Tanto più che, prima di fondare due aziende che fatturano oggi 19 miliardi, Maurizio Micheli era campione di karate: tre volte campione europeo, tre volte campione italiano, tre bronzi ai mondiali. Bergamasco nato in Vai Brembana, aveva 13 anni quando indossò per la prima volta il kimono; 17 quando vinse il primo titolo lombardo. Entrò nella nazionale italiana, gareggiò e vinse fino al giorno del ritiro, nel 1988. Intanto lavorava per varie aziende, sempre settore vendite, prima promotore, poi direttore. Nell'85 il salto come broker finanziario: "Continuai per dieci anni, poi decisi che era meglio cambiare aria: troppo stress, sempre la solita routine". Conosceva i Bellina, fondatori di Ortobell, e decise di lanciarsi nel "fresco": nacque Italfruit. Oggi indossa il camice bianco sopra il gessato grigio, ma basta girare l'angolo dell'ingresso della sede della sua azienda, in viale Lombardia, per rivederlo in kimono, cintura nera quinto Dan: quadri con decine di fotografie di gare, premiazioni, trofei. "Sarà che la voglia di gareggiare ti resta dentro, anche nella vita - dice Micheli - ma sono soddisfatto di essermi lanciato in questa sfida. I tempi cambiano, bisogna cogliere al volo le novità".