F.I.D.C. - sez. San Giovanni Bianco - Circolo Prealpi

   12 APRILE  -  FESTA DEGLI ALBERI 2003

 Con gli alunni delle  4' classi elementari a CORNALITA, località " FORCELLA"

Festa degli alberi :

La manifestazione rappresenta un’occasione diversa per avvicinare i ragazzi alle problematiche ambientali ed accrescere le loro conoscenze nei confronti della fauna e della flora, con particolare riferimento alle varie attività biologiche delle piante ed ai sistemi di sfruttamento e tutela del patrimonio boschivo.

Gli alunni coadiuvati dai cacciatori, hanno provveduto alla messa a dimora di alberi per lo più appartenenti ad essenze particolarmente gradite all’avifauna.

Teatro dell’iniziativa come ogni anno è stata la Zona di addestramento cani Valgrande, dove  i ragazzi hanno potuto avvicinare la selvaggina custodita presso le strutture di ambientamento.

Ecco le impressioni dei ragazzi:

 

FERRANDI GIULIA

Sabato 20 aprile noi delle classi quarte siamo andati alla festa degli alberi. Al mattino appena suonata la campanella siamo partiti per andare a Cornalita. Però noi per accorciare un po’ la strada siamo andati in pulmino.

Arrivati con il pulmino ci siamo avviati su un comodo sentiero che ci ha portati alla località Forcella.

A quella baita appena arrivati ci siamo riposati perché tutti eravamo stanchi morti. Dopo un paio di minuti mi ero accorta che alcune persone molto gentili ci hanno accolti molto volentieri.

Subito un signore con buon cuore ci ha offerto un bicchiere di acqua fresca. Un signore, Aurelio, soprannominato GIGANTE BUONO ci ha fatto vedere i camosci dal suo cannocchiale e col suo binocolo. Era un signore di buon cuore come mio nonno Battista che ora è morto.

La spiegazione sulle piante per me è stata un po’ noiosa, ma non affatto lunga.

Alle 10.00 abbiamo piantato IL FRASSINO e il SORBO.

Il mio gruppo, composto da Fabio, Davide, Alessandra, Beatrice ed io, ha piantato il frassino. Io ho promesso che andrò ancora a trovare il mio alberello chiamato LEMON.

Abbiamo giocato, saltato e ci siamo divertiti soprattutto a vedere i cani da ferma che facevano volare le quaglie. La dimostrazione cinofila è stata bellissima.

Al ritorno i cacciatori (che invece di cacciatori mi parevano GUARDIE FORESTALI) ci hanno fatto vedere la loro pozza artificiale che hanno creato per le rane e i girini. Si vede!! Queste persone sono amanti della natura con tutto il loro cuore.

 

 GERVASONI MARICA

Sabato noi bambini delle quarte siamo andati alla festa degli alberi con dei cacciatori, a Forcella, sopra Cornalita. Siamo arrivati a Cornalita in pullman, giocando e scherzando; abbiamo dovuto fare venti minuti di strada a piedi, sembrava tanto perché noi correvamo e ci stancavamo. Finalmente siamo arrivati a destinazione dove ci attendevano otto signori.

La nostra maestra Valeria ha portato il suo cane, era bellissimo, sembrava un peluche: era morbido, di colore marrone ed era molto spaventato. Tra gli otto uomini, c’era un gigante buono, Aurelio, che ci ha fatto guardare i cervi col binocolo.

Dopo varie spiegazioni sugli alberi, ci hanno diviso in gruppi e ci hanno fatto piantare un albero; io ero in gruppo con Andrea, Cinzia, Linda, Deborah, Alex, Sofia e Alice.

Abbiamo piantatore sorbi e insieme abbiamo deciso il nome: Torre di Pisa, Pirellone e Torre Gemella, perché gli alberi erano molto alti. Verso le 10 ci hanno dato la merenda: era buonissima.

Abbiamo visitato la pozza delle rane, piena di girini; quando un girino nasceva e diventava rana, lì deponeva le uova.

Verso le 10 e mezzo abbiamo cantato e recitato poesie: siamo stati bravissimi.

Era bellissimo correre su un prato grande dove c’erano fiori e tanta erba che se cadevi non ti facevi male. Che bella la festa degli alberi!

Abbiamo visto i cani da ferma, erano intelligentissimi, capivano subito i comandi del padrone; finalmente ho capito che i cacciatori non sono cattivi che uccidono solo animali; nello stesso tempo li proteggono tenendo pulito l’ambiente e costruendo reti alte, senza tetto per far sì che gli uccelli vengano protetti dalle faine o da altri animali.

I signori sono stati molto gentili e, non è tutto, ci hanno regalato dei fascicoli in cui è scritta la vita di un albero.

Questa avventura è stata divertentissima.

 

FRIGATO SOFIA

Riguardando le pagine del manuale che ci hanno regalato mi viene voglia di raccontarvi come sabato abbiamo passato la nostra meravigliosa festa degli alberi e ricordo anche le buone maniere e la cordialità con le quali i cacciatori ci hanno accolto.

Naturalmente noi da bravi bambini abbiamo ricambiato con la stessa gentilezza animando la festa con balli, canti e giochi.

Quella mattina ero veramente entusiasta di poter andare a fare una bella passeggiata all’aria aperta con tutti i miei amici.

La fortuna ci aveva assistito! Quella notte aveva piovuto molto forte, eppure l’erba dei sentieri era asciutta e per terra non c’era neanche un po’ di fango.

Ci eravamo diretti alla località Forcella, grazie ad un pulmino che si era fermato per colpa del sentiero troppo ripido e sassoso, così noi avevamo proseguito a piedi. Nel salire verso la baita dei cacciatori eravamo avvolti dalla natura e tutto era bello: i fiori colorati, gli alberi ombrosi e la fresca brezza che soffiava.

Il sentiero era faticoso, ma quando siamo arrivati ci siamo riposati. Subito dopo aver preso fiato il signor Giambi ci ha spiegato le varie particolarità digli alberi, insomma ci ha fatto un po’ da maestro. Era giunto il momento più atteso: si piantavano gli alberi. I cacciatori ci hanno aiutato a piantarli e abbiamo scelto un nome per ogni albero.Tutti avevamo una gran fame e così ci siamo dedicati alla merenda. In seguito i cacciatori ci hanno fatto una dimostrazione cinofila. I cani dovevano stanare un volatile.

È stato molto bello vedere starne e quaglie svolazzare in gabbia alla nostra vista e come dessert abbiamo visto la pozza dei girini, piena di uova.

Nel ritorno abbiamo anche tenuto al guinzaglio i cani da caccia.

Mi stavo dimenticando di dirvi che abbiamno anche visto i camosci col binocolo.

Beh, voglio dirvi che se uno è un cacciatore non vuol dire che uccida, anzi ama la natura e la protegge. Spero che la lezione di oggi vi sia bastata, alla prossima!

 

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